Salve a tutti sono Massimo 68 ed ho 54 anni, volevo fare una piccola testimonianza.
Avevo smesso di bere circa dodici anni fa e poi ci sono ricascato, da principio credevo di
gestire la cosa, ma con l’andare del tempo la “bestia” si impadroniva sempre più del mio
corpo, da un bicchiere di vino a cena, sono arrivato a fare colazione con cognac.
Ragazzi non c’è età giovani, anziani…quando intraprendi quel tunnel è già tardi e
iniziano i problemi; io stavo perdendo tutto, moglie, figli, parenti e amici quelli veri, nel
lavoro non rendi più, ti nascondi dici bugie fai debiti e per te tutto questo a un senso di
vita in realtà ti stai scavando la fossa da solo, ti stai facendo terra bruciata intorno a te.
Le persone ti giudicano per un buono a nulla anche se non lo sei, per ritornare alla vita
c’è solo una cosa da fare farti aiutare.
Io frequentavo e tutt’ora frequento l’ACAT con il loro aiuto mi hanno fatto capire che
c’era solo un modo per ricominciare a vivere cioè quello di intraprendere la via di una
struttura comunitaria, e con l’aiuto dell’Acat e il Serd ho iniziato un’esperienza molto
positiva che ora posso testimoniare.
All’inizio ero molto titubante perché ci sono regole da rispettare come giusto che sia, ci
vuole disciplina e rispetto per utenti, operatori, quando fai parte del gruppo qualsiasi sia
la dipendenza alcool, droga, gioco d’azzardo non c’è distinzione e con la loro pazienza e
professionalità ti aiutano a tirar fuori tutto quello che hai accumulato in tanti anni e farti
capire cosa ti ha portato alla dipendenza.
La struttura in cui ero ospite lavora molto psicologicamente tra colloqui e gruppi tra utenti
e operatori, la struttura è autogestita da utenti con operatori di base come supervisori,
c’è qualche mansione come cucinare, fare le pulizie e gestire la struttura nel miglior
modo possibile, c’è anche il momento di relax giornaliero tra cui vari giochi da tavolo,
pallavolo, ping pong.
Non credete a ciò che sentite dire che le comunità sono una perdita di tempo che ci
sono solo ubriachi, tossici, giocatori da strapazzo, anche io ho sentito tutto questo ma vi
garantisco che è tutto falso, tutto il lavoro con l’Acat, Serd, comunità è tutto anonimo.
Io mi ero dato un tempo concordato con il Serd di tre mesi, a fine di questi ho capito che
non ero ancora pronto e con l’accordo dei miei familiari ne ho fatti altri quattro e in totale
sette mesi, posso capire che è molto dura stare fuori dalla famiglia vi posso assicurare
che ne vale la pena, sono ritornato a vivere senza vergogna e a chi mi domanda che
fine avevo fatto ho dato solo una risposta: guarire con l’aiuto della comunità. Ne sono
fiero, ho ritrovato la serenità, la famiglia, gli amici veri e il lavoro, tutto quello che serve
per vivere bene.

La dipendenza è una brutta bestia fatti aiutare se vuoi vivere.
Grazie ancora.

Massimo 68